Seguiamo alcuni consigli per il Vostro allestimento ideale:
- no a fiori già preconfezionati, a fioristi che vi propongono sempre le solite cose, un flower design crea…non copia. e poi ogni matrimonio deve essere unico ed originale.
- ogni matrimonio ha il suo colore, ogni location va studiata con attenzione, ha il suo charme e le sue note già prestabilite, inutile farsi prendere dalle tendenze e dai matrimoni altrui, cerchiamo di dare una nostra impronta al nostro matrimonio
- contrasti, e non parliamo di contrasti nei colori, ma contrasti negli stili, che però va fatto con estrema delicatezza per non stonare. O si da una forte personalità, con colori decisi, shock,azzardati oppure meglio non rischiare e rimanere sullo stile della Sala/Location.
- colori e stagioni, d'estate puntiamo a colori chiari mentre d'inverno possiamo puntare a colori scuri e caldi (l’edera in agosto sinceramente evitiamola)
- mai accostare i fiori vicino alle mele, accelerano il loro invecchiamento
- mai appesantire un tavolo di nozze, non strafare e tenete presente che gli ospiti si devono vedere da un posto all'altro. I tavoli con molti allestimenti sono impegnativi anche dal punto di vista economico per cui valutiamo tutto con calma e soprattutto con il portafoglio.
- bouquet della sposa, non facciamoci influenzare dalla mamma o dall'amica: il bouquet della sposa è un accessorio del vestito, segue delle linee precise, i suoi colori devono essere intonati all'abito e le forme devono richiamarne il carattere, Le spose sono spesso indecise ma consigliarle al meglio è opera mia.
- attenzione ai dettagli, ogni location-stagione-budget disponibile ha il suo corso, per cui consiglio cercate che tutto sia proporzionato e armonioso
- fiori rigorosamente di stagione…anche se ultimamente le spose sono un po’capricciose, assecondarle se posso ma con le limitazioni del caso
- attenzione a fioristi che promettono grandi lavori con budget ridotti, i fiori costano e lo si vede nella loro durata e nella loro bellezza.
Prendi l'aspetto del fiore innocente, ma sii il serpente sotto di esso.
William Shakespeare